Berlino 09/07/2006
Dopo 24 anni l’Italia è campione del Mondo. A Berlino gli Azzurri hanno battuto in finale la Francia per 6-4 al termine di una lunga maratona, conclusasi ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sull’1-1, in virtù delle reti siglate da Zidane su penalty al 7′ e da Materazzi con un imperioso colpo di testa al 18′. La squadra di Lippi ha legittimato questo successo colpendo una traversa con Toni e con una gara attenta, di cuore e ribattendo colpo su colpo le iniziative dei francesi che hanno concluso in dieci uomini per l’espulsione nei supplementari di Zidane, reo di avere colpito con una testata Materazzi. Dal dischetto sono andati a segno tutti e cinque gli Azzurri (Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Grosso), mentre ai transalpini è stato fatale l’errore dagli undici metri di Trezeguet.
Per la finale Lippi non cambia formazione rispetto alla semifinale con la Germania, con Toni punto di riferimento avanzato e alle sue spalle Camoranesi, Perrotta e, soprattutto, Totti con il compito di ispirare il numero 9 e inserirsi in zona gol. Il ct transalpino Domenech, invece, rinuncia ancora a Trezeguet a vantaggio di Henry punta centrale, supportato sugli esterni da Ribery e Malouda e da Zidane, al centro. Pronti, via e la partita comincia subito in salita per gli Azzurri con l’arbitro argentino Elizondo che concede un calcio di rigore al 6′ alla Francia per un dubbio fallo di Materazzi ai danni di Malouda. Dal dischetto Zidane batte Buffon con un tocco morbido che prima di entrare in rete batte sotto la traversa. Lo choc è grande e la squadra di Lippi rischia di pagarlo caro quando, poco dopo, un colpo di testa di Materazzi per liberare su un cross dalla destra di Sagnol sfiora il palo alla sinistra di Buffon. La Nazionale prova a scuotersi, e al 14′ Pirlo mette in area un pallone pericoloso su cui interviene in maniera spettacolare ed efficace Thuram. Sembra quasi un avvertimento per la difesa francese che al 18′, al primo tiro in porta dell’Italia, capitola: Pirlo dalla destra batte un corner su cui Materazzi sale in cielo per scaraventare la palla alle spalle di Barthez con un poderoso colpo di testa. Ristabilita la parità, la gara torna in equilibrio anche dal punto di vista psicologico, con le due formazioni che si affrontano a viso aperto, cercando lo spiraglio giusto per colpire l’avversario. Al 30′ ci prova Malouda con una conclusione debole dal limite, al 35′ Toni viene chiuso in extremis da Thuram. Sul calcio d’angolo seguente, Toni va vicino al raddoppio deviando di testa il pallone contro la traversa a Barthez battuto. Sul fronte opposto, in una situazione analoga, è Gallas a girare troppo largo il traversone di Malouda. Finisce così un primo tempo bello, equilibrato e ricco di emozioni, e per gli Azzurri resta il rammarico della controversa decisione dell’arbitro in occasione del rigore iniziale e del clamoroso legno colpito da Toni.
In apertura di ripresa nessun cambio nelle due formazioni. La Francia è subito intraprendente con Henry che si incunea in area dalla sinistra, ma conclude in maniera fiacca tra le braccia di Buffon. L’Italia risponde con il solito calcio d’angolo su cui la difesa francese traballa e, questa volta, si salva di un soffio su uno splendido inserimento di Cannavaro. All’11 Vieira è costretto ad uscire dal campo per un guaio muscolare e lasciare posto a Diarra. Lippi opta invece per un doppio cambio: fuori Perrotta e Totti, dentro Iaquinta e De Rossi, al rientro dopo la lunga squalifica seguita alla sfida contro gli Usa. La gara si riaccende con un’occasione per parte: prima Toni si vede annullare per fuorigioco una rete da Elizondo, poi Henry non riesce a superare il solito grande Buffon da distanza ravvicinata. Al 26′ Buffon deve uscire con i pugni per allontanare dall’area un calcio di punizione tagliato dalla sinistra di Ribery. Al 32′ è Pirlo a fare correre un brivido lungo la schiena di Barthez e di tutti i tifosi francesi con un calcio di punizione dai 30 metri che sfiora il montante. I ritmi adesso sono scesi notevolmente anche per l’inevitabile fatica che inizia a farsi sentire su entrambi i fronti. Al 41′ arriva il momento di Alessandro Del Piero, gettato nella mischia come ultima carta a disposizione dal ct al posto di Camoranesi. Nemmeno l’ingresso del numero 7 però cambia gli equilibri in campo e l’Italia, proprio come nella semifinale di Dortmund, deve accontentarsi di provare a risolvere la sfida ai tempi supplementari.
Il gioco riprende e nei primi 15′ di gioco c’è da segnalare una bella iniziativa di Ribery conclusa con un diagonale fuori non di molto. Subito dopo l’esterno offensivo di Domenech viene rilevato da Trezeguet mentre il tempo si chiude con una splendida parata di Buffon su un colpo di testa a botta sicura di Zidane. Nell’ultima frazione Domenech sfrutta l’ultimo cambio per inserire Wiltord al posto di uno stremato Henry. Al 5′ la Francia rimane in dieci uomini per un autentico raptus di follia di Zidane che, a gioco fermo, colpisce con una testata in pieno petto Materazzi. L’Italia non riesce però a sfruttare la superiorità numerica e inevitabilmente si finisce ai calci di rigore. Dal dischetto per la Nazionale Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Grosso non sbagliano. Mentre per la Francia solo Trezeguet fa cilecca. Quanto basta per riportare in Italia quella Coppa che ci mancava da 24 anni e 12 anni dopo la beffa di Pasadena, sempre ai rigori, contro il Brasile. Ma più che per pensare alle rivincite per tutti i tifosi italiani è il momento di gioire insieme a capitan Cannavaro che alza la coppa sotto il cielo di Berlino. Un cielo che non è mai stato così azzurro come in questa notte mondiale.
Berlino, 9 Luglio 2006 – Italia-Francia,
Campionati del Mondo, finale
Italia-Francia 6-4 dcr (1-1 dts)