Torino 2006, a Pragelato è già tempo di olimpiadi invernali: inaugurato il primo impianto sportivo realizzato per la manifestazione. Ed è stato un Kone Monospace a portare in cima al trampolino gli atleti che hanno, con la prima prova, omologato l’impianto. Pochi, silenziosi secondi nel nuovo, speciale, elevatore della casa finlandese conducono gli atleti ad un salto di 108 metri, dall’alto del trampolino realizzato dalla cooperativa Iter di Lugo.
Costruito nella località sciistica di Pragelato, nel Pinerolese, a 1524 metri di altezza, ed è situata nell’anfiteatro alpino ai piedi del monte Albergian (seconda nella valle per importanza solo al Sestriere) è il primo degli impianti ad essere pronto ad accogliere gli atleti di tutto il mondo di questa speciale disciplina. Come speciale è Monospace venduto da Paolo Benzi, agente da tempo fornitore della cooperativa edile romagnola.
“Con l’azienda edile romagnola – dice Paolo Benzi, l’agente di Rimini che ha siglato il contratto – c’era già un ottimo rapporto, consolidato nel tempo con forniture a servizio di importanti realizzazioni, come le torri di Sesto San Giovanni, le industrie farmaceutiche Serono, il parcheggio multipiano di Torino. Per la commessa olimpica in terra piemontese abbiamo fornito alla cooperativa Iter impianti per importati sedi sportive in corso di realizzazione: due ascensori Kone Monospace sono infatti a servizio degli edifici polifunzionali collegati allo stadio dell’Hockey di Pragelato, mentre al villaggio Olimpico del Sestriere sono ben 16 gli elevatori Kone, ciascuno con portata di 630 kg. Corredano i servizi alla mobilità una scala mobile dalle eleganti finitura in materiali pregiati”.
Degli impianti forniti, è certamente il Monospace del trampolino la realizzazione più impegnativa, alla cui fornitura hanno lavorato, in stretto contatto con l’agente Paolo Benzi, il gruppo progettuale della sede Kone di Milano. “Già un anno prima della gara, che ci ha visti superare le nostre concorrenti più affermate – dice Benzi – abbiamo dovuto confrontarci con le esigenze della disciplina, a cominciare dall’attrezzatura: gli sci, che sovrastano l’atleta del 46% della sua altezza. Sulla tecnologia Monospace è stata quindi progettata una cabina alta 2 metri e 90, un vano di carico importante, che viene utilizzato dagli atleti al piano terra e all’ultimo. Nei due piani intermedi l’elevatore Kone collega i servizi dell’impianto, con aperture ridotte in altezza. La soluzione realizzata consente, attraverso un operatore di accoppiamento porte – cabina, ingressi alti 2,20, più adatti agli uffici, garantendo la duttilità d’uso per le esigenze sportive e di mobilità interna”.
Articolo di Enrico Kikko Rotelli